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«Il milanese che parla al mondo»: una mostra in onore di Franco Loi

12 Dicembre 2024
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Lunedì 16 dicembre, presso la sede di Milano dell’Università Cattolica, è stata inaugurata la mostra Franco Loi, il milanese che parla al mondo organizzata dalla Biblioteca d’Ateneo con il contributo di Regione Lombardia e il patrocinio del Comune di Milano. La mostra, allestita presso l’atrio della sede di Via Nirone 15, resterà aperta al pubblico visitabile gratuitamente fino al 20 dicembre 2024 e poi dal 7 al 31 gennaio 2025.

Genovese di nascita, milanese d’adozione, Franco Loi (1930-2021) è figlio di quella generazione del ’30 che ha attraversato il Novecento “scontrandosi” e intrecciandosi con la realtà storica che ha forgiato il nostro Paese: la Guerra, la Liberazione, poi la ricostruzione, il boom economico, gli anni di piombo fino al nuovo secolo. Loi non è stato solo spettatore di questi eventi, ma li ha vissuti da vicino, interiorizzandoli e raccontandoli nelle sue opere, con l’illuminante intuizione del cantore.

La lingua che Loi fa sua è il milanese: il milanese che è lingua della gente, lingua che in quella Milano dei suoi anni di formazione, e poi dell’età adulta, si parlava nelle osterie e per le strade e che era diventata la lingua d’uso di tutti i cittadini. Fossero essi calabresi, sardi, veneti, siciliani, pugliesi o lombardi, tutti, a Milano, per comunicare e per integrarsi parlavano il dialetto milanese, che era davvero la lingua di una comunità e che si modificava con gli apporti di ogni parlante. La lingua della poesia loiana non è dunque il milanese classico della grande tradizione del Porta e del Tessa: a questo si appoggia ma raggiunge la consistenza di un impasto linguistico aperto a influssi e a trasformazioni; è davvero “lingua di tutti”.

La Biblioteca di Milano dell’Università Cattolica ha ricevuto la donazione dei libri e delle carte appartenuti a Franco Loi, e oggi desidera celebrare il poeta con una mostra che intende ripercorrere le fondamentali tappe biografiche e creative di uno dei maggiori autori del secondo Novecento. Accanto a una serie di pannelli narrativi che accompagneranno il visitatore lungo il tracciato della vita di Loi, verranno esposti diversi volumi e documenti conservati presso la Biblioteca d’Ateneo: il visitatore potrà così trovare molte prime edizioni di testi loiani, accompagnate da esemplari librari con dedica autografa di grandi poeti del Novecento, alcune lettere ricevute da Loi in relazione al proprio operato poetico, insieme a carte d’archivio che documentano i vari passaggi redazionali della lavorazione dei testi.

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* La foto utilizzata nella locandina della mostra è stata gentilmente concessa da Daniele Lira.