La collezione dei 568 libretti Mal’Aria rappresenta una delle più originali iniziative editoriali del Novecento italiano. Si tratta di opuscoli composti da fogli di formato A4 (29×21 cm) ripiegato in quattro e generalmente stampato da una sola parte, in modo da formare quattro paginette (14,5×10,5 cm). Nella prima pagina si trova il frontespizio, spesso illustrato da un disegno o da un’incisione; le due pagine centrali accolgono il testo e nella quarta si leggono le indicazioni di natura tipografica (tiratura, carta usata, stampatore, curatore traduttore).
L’ideatore e il realizzatore di ogni singolo pezzo è Arrigo Bugiani, che nel 1960, all’età di 63 anni, iniziò a lavorare al progetto fino alla morte sopraggiunta nel 1994. Alla collana diedero il loro apporto numerosi autori e artisti di rilievo come Manzù, Sassu, Guttuso, Boccioni, Modigliani, Caproni, Sbarbaro, Ungaretti e Montale.
Ogni libretto rappresenta un’opera indipendente, che riunisce in sé un testo letterario e un testo figurativo. I temi trattati sono molteplici: poesie dotte e poesie popolari, racconti brevi, citazioni sorprendenti, profili di artisti e scrittori, antiche sentenze, epigrafi, detti memorabili.
L’Università Cattolica di Milano conserva una collezione di 233 libretti, conservati nella sezione dei fondi speciali.
La più esile (ma sostanziosa) biblioteca del mondo
(Marino Parenti a proposito dei Libretti di Mal’Aria)
Per l’elenco dei Libretti di Mal’Aria posseduti dalla Biblioteca:
Per approfondire:
- G.A. Monaco, Il tesoro di Arrigo Bugiani: i ‘Libretti di Mal’Aria’, Cattolica Library, 43, 30 novembre 2022