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Fondo Emilio e Aldo De Martino

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Il Fondo di Emilio e di Aldo De Martino è pervenuto alla Biblioteca dell’Università Cattolica nel 2009 per volontà della signora Carla Inzoli De Martino, ed è composto da una sezione libraria di circa 2.200 volumi e da una sezione archivistica.

Tra i documenti di Emilio De Martino sono conservati gli autografi dei romanzi da lui scritti, redatti in appositi quaderni di bella copia o suddivisi in buste che raccolgono fascicoli non rilegati. Appaiono molto ben conservati anche i dattiloscritti degli stessi romanzi, che in molti casi presentano interventi e correzioni autografe. In base a queste attestazioni è possibile intuire il metodo di scrittura di Emilio: a una prima stesura di abbozzi (non conservata se non in qualche foglio di appunti), succede la redazione in pulito stilata su quaderno, sulla quale gli interventi correttori appaiono assai limitati; da qui si passa alla versione dattiloscritta, ovvero alla bozza editoriale, che in alcuni casi presenta interventi del revisore e dello stesso autore.

Giornalista vigile e preciso, Emilio De Martino ha conservato anche le recensioni dei suoi romanzi, che probabilmente gli pervenivano tramite abbonamento all’«Eco della stampa», incollandole su una serie di piccoli quaderni (8×12 cm): è in questo modo possibile ricostruire la ricezione delle opere di Emilio presso la stampa quotidiana e settimanale dell’epoca. In questa sezione dell’archivio sono raccolte anche diverse corrispondenze sportive per il 33° e il 34° Giro d’Italia (1950) e una raccolta epistolare con una quarantina lettere di vario argomento.

Il lascito documentario di Aldo De Martino rivela una serie consistente e molto varia di interessi e occupazioni. Sono presenti numerosi ritagli di giornale dei propri articoli sportivi, tanto del primo periodo (anni Cinquanta: «Il Messaggero», «L’Italia», «La Nazione»), quanto del periodo successivo (anni settanta), con collaborazioni a giornali quali «L’Arena» di Verona, «Il Giornale di Vicenza», «L’Adige», «Avvenire». Di una parte di questi articoli è conservata la versione dattiloscritta. Ascrivibile agli anni Sessanta è invece un corposo gruppo di lettere in origine riunite in faldone e ora ricondizionate in apposite cartelline. Altrettanto vasta è la sezione di documenti legati alla Rai, in particolare in relazione agli anni nei quali Aldo ebbe responsabilità dirigenziali della sede milanese. Tale documentazione è assai eterogenea: curricula di aspiranti giornalisti radiotelevisivi, bozze di discorsi, appunti di riunioni, rassegne stampa degli sceneggiati Rai (alcuni di questi documenti sono di natura riservata e sono perciò esclusi dalla consultazione secondo le norme vigenti). In particolare è conservata in una cartella a se stante la rassegna stampa del fortunato sceneggiato I Promessi sposi del 1989, con la presenza di attori quali Alberto Sordi, Burt Lancaster, Franco Nero, Walter Chiari. Molti sono anche i documenti ascrivibili anche al primo periodo di Aldo De Martino in Rai, quale responsabile della redazione sportiva. In particolare è possibile sfogliare svariate decine di ‘scalette’ per i programmi della «Domenica sportiva», con l’indicazione dei minutaggi e delle interviste da presentare al pubblico.
Figura inoltre l’epistolario – pressoché completo – della piccola casa Editrice Adiemme, fondata da Aldo De Martino con l’acronimo del proprio nome a metà degli anni Sessanta. (Milano, aprile 2022)

Per l’elenco dei libri del Fondo Emilio e Aldo De Martino:

Per la descrizione delle carte d’archivio di Emilio e Aldo De Martino: